
Il rione del Passetto è nato negli anni sessanta del Novecento, per distacco dal rione Adriatico, in seguito allo sviluppo edilizio intorno al Monumento ai caduti. Verso est è bagnato dal mare ed occupa le pendici di Monte Pelago e di Monte Santa Margherita. Caratteristica principale del rione è quella di essere affacciato su un tratto di costa alta; dai principali luoghi pubblici e da gran parte delle abitazioni private si può godere di un’ampia vista sul mare e sulle rupi. Il rione ha il suo centro in piazza IV Novembre, la piazza che ospita il Monumento ai Caduti, intorno alla quale sono raggruppati gli edifici più antichi, costruiti a cavallo fra gli anni del fascismo e quelli del secondo dopoguerra. Le vie principali partono da questa piazza: il tratto finale di via Panoramica, via Podgora (dalla quale si distacca via Tagliamento), via Santa Margherita, via Thaon De Revel. In piazza IV Novembre conduce il viale della Vittoria, il cui tratto finale è compreso all’interno del rione, che ne accoglie la zona commerciale. Il Viale è un lungo percorso alberato, abituale passeggiata di molti anconetani. Il monumento principale è quello ai caduti della prima guerra mondiale, costruito in bianca pietra d’Istria e circondato dalla panoramica Pineta del Passetto. Essa è il principale luogo di incontro estivo, molto frequentato e non solo dagli abitanti del rione. Dal monumento una grande scalinata conduce al mare. Entrambi sono opera dell’architetto anconetano Guido Cirilli. Alla spiaggia si può scendere anche con un ascensore panoramico, dal quale si ha una bella vista sul mare, sul promontorio del Monte Conero e su parte della sua riviera. Questo monte è meta di numerosi gruppi di escursionisti a piedi e, in alcune aree, in bicicletta o a cavallo adatto anche per il birdwatch.
Il principale parco pubblico del rione è quello del Passetto, a picco sul mare, inaugurato negli anni cinquanta del Novecento, ampliato verso sud negli anni settanta. Si estende lungo il ciglio delle rupi marine, dal Monumento ai Caduti alle pendici del Monte Santa Margherita. È caratterizzato dalla presenza di tre laghetti artificiali collegati da cascatelle d’acqua, con due isolotti raggiungibili attraverso ponticelli; da essi deriva il nome con il quale molti chiamano questa zona verde: parco dei laghetti. Nei laghetti vive una popolazione di pesci rossi. Notevoli sono alcuni punti panoramici affacciati sulla costa alta. Al suo interno ci sono una pista di pattinaggio e una piscina pubblica. Dal parco parte un sentiero, lo stradello della Spiaggiola, che conduce direttamente alla costa sottostante, dove sono state scavate quasi un centinaio di grotte di pescatori. Tutto il parco è ricco di siepi di pittosporo, dalla profumata fioritura primaverile, che lo dividono in varie zone e che bordano il ciglio delle rupi. Una piccola pineta di pini d’Aleppo si estende nella parte più settentrionale. Sul bordo dei laghetti si trova una vegetazione di bassi cespugli mediterranei, tra cui l’elicriso è particolarmente abbondante.
Nella zona più meridionale, circondata da una curva della via, si trova il Monumento al Cane, in bronzo, opera del 1967 dello scultore Ernesto Coppaloni, che vi rappresentò due pointer; il monumento fu donato alla città dal Gruppo Cinofilo Anconitano. Su esso è posta la seguente scritta:
d’ogni tempo e d’ogni paese
dagli umili ai campioni
che con perfetto amore
a noi tutto donarono
chiedendo solo affetto.»
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