Avrei festeggiato 14 anni il giorno dopo. Un terremoto che non finiva mai era cominciato il 25 gennaio 1972 e quel 14 giugno 1972 raggiunse il culmine con una scossa violentissima che venne definita del 10/11 grado della scala Mercalli, misurata al Palazzo della Provincia dove c’era un sismografo. Al tempo la scala Richter non era ancora usata, forse neanche esisteva, ma secondo gli esperti la scossa piu forte del periodo raggiunse la Magnetudo di 5.9 gradi della scala Richter, durò 42 interminabili secondi, ed era come il tempo si fosse fermato, un boato che gelava il sangue nelle vene e tutto si muoveva, tutte le cose venivano lanciate in tutte le direzione come nel poltergeist in un film d’orrore. Ma quella era realtà. Dalla Via Cialdini dove abitavo vedevo dalla mia terrazza tutto il porto che subito dopo la scossa era svanito non si vedeva piu, tutta polvere, tutto grigio, scuro. Era ancora pieno giorno e avevamo appena cenato, mio padre volle che uscissimo tutti fuori di casa e andammo in uno spiazzo poco piu su in salita. Attorno alle 23 un’altra fortissima scossa che non ti permetteva neanche di stare in piedi, i lampioni quasi toccavano terra, anche all’aperto scosse del tipo ti spaventano e te le ricordi per sempre, e ti lasciano il segno. Ad esempio, dopo la scossa del febbraio verso le 2:45 del mattino, non mi vergogno a dirlo non ho piu dormito con la luce spenta ma sempre in penombra, anche adesso che di annetti ne ho un tot . Io con la mia famiglia lasciammo Ancona la mattina del 15 dopo aver passato la notte in auto direzione parenti di Gualdo Tadino e tornammo ai primi di settembre ma anche li in provincia di Perugia dove eravamo sfollati arrivavano anche se piano le scosse piu forti. Ancona la mia splendida città nel1972 si ritrovo’ in ginocchio: oltre 30 mila persone senza casa, migliaia di tende allestite in 56 punti della citta’, 1.500 persone ospitate nei vagoni ferroviari, altri mille nelle palestre e molti ancora sulla nave ‘Tiziano’. Poi la ricostruzione, velocissima e ‘integrale’, anche del centro storico. Ancona fu nominata come centro pilota europeo per la ricostruzione con tecnologia antisismica. Gli anconetani come me sono cresciuti con spaventosi terremoti, ci si fa l’abitudine? NO!! L’epicentro di quel famoso sisma del 14 giugno era il poco fuori il Passetto, proprio sotto di noi. Si abbiamo una faglia proprio in città e in allerta è necessario starci. Chi ha vissuto certi momenti sicuramente mi capisce. (Giancarlo Marescia) Le faglie ad Ancona e dintorni clicca qui
Views: 933