Nelle Marche altri 59 positivi rilevati nelle ultime 24ore dopo i 59 riscontrati ieri e i 42 del giorno precedente. Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche. Nell’ultima giornata testati 1.862 tamponi (1.122 nel percorso nuove diagnosi e 740 nel percorso guariti). Nel sud delle Marche il maggior numero di contagi: 18 in provincia di Ascoli Piceno, 19 in provincia di Macerata, 14 in provincia di Fermo; poi otto in provincia di Pesaro Urbino. Questi casi comprendono cinque soggetti sintomatici, 14 contatti in ambito domestico, sette contatti stretti di casi positivi, due rientri dall’estero (Romania), 13 casi riscontrati dallo screening realizzato in ambito scolastico/formativo, dieci casi registrati in ambiente di vita/divertimento, un caso rilevato dallo screening effettuato in contesto comunitario/assistenziale, un rientro da altra regione e sei casi in fase di verifica.
“Obbligo di mascherina h24 anche all’aperto nel caso di assembramenti attivo dalle 00.00 di stanotte; tamponi rapidi a disposizione delle scuole”. Lo stabilisce la prima ordinanza a firma del neo presidente della Regione Marche. Francesco Acquaroli, che verrà pubblicata nelle prossime ore con le disposizioni specifiche. Il provvedimento è stato firmato dopo la riunione operativa di stamattina tra il governatore, nel suo primo giorno nella sede di Palazzo Raffaello, e i vertici della Sanità marchigiana per fare il punto sull’evoluzione dell’emergenza Covid-19 a livello regionale.
La Regione, i sindaci e le diocesi marchigiane ad Assisi per offrire l’olio della lampada perpetua che arde sulla tomba di San Francesco. È iniziata la “due giorni” di celebrazioni che vede la prima uscita istituzionale del neo governatore Francesco Acquaroli con la delegazione marchigiana che comprende la presidente facente funzione di Anci Marche e sindaca di Ancona Valeria Mancinelli: “Una coincidenza che mi onora – ha detto Acquaroli a un incontro con i sindaci promosso dal Comune di Assisi – Le celebrazioni sono l’occasione per ribadire e consolidare il legame che unisce le due terre dell’Italia Centrale, Umbria e Marche, unite nel nome di San Francesco: l’Umbria che ha visto la predicazione del Poverello, le Marche la regione più francescana d’Italia, dove il Santo ha compiuto il primo viaggio e dove ha lasciato segni indelebili, materiali e spirituali, lungo il suo cammino”.
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