
Questo comunicato nasce come risposta all’articolo scritto dal dott. Carlo Ciccioli e pubblicato su un quotidiano locale del 2 ottobre scorso dal titolo “La cannabis non è aria fresca. Spieghiamolo ai nostri giovani. Intanto diciamo che Ciccioli si occupa del complesso argomento della relazione adolescenti-droga attingendo da vecchi studi dove vengono presi in rassegna articoli dove si evidenziano problematiche nell’uso della cannabis, tralasciando tutti gli articoli in cui invece non si osservano problemi legati all’uso delle droghe o addirittura benefici da parte delle stesse.
Il dott. Ciccioli dovrebbe sapere infatti che la comunità scientifica medica ha appurato l’utilità dei cannabinoidi per uso terapeutico, così come autorizzato dal Ministero della Salute fin dal 2007 e che la Regione Marche ha approvato nel 2017 una nuova legge in tal senso per dare un pieno accesso alla cannabis terapeutica ai tanti malati che ne potrebbero beneficiare.
Dobbiamo inoltre ricordare al dott. Ciccioli che negli studi sugli effetti psicotici delle droghe (in particolare Thc) sugli adolescenti, non c’ è ancora un consenso della comunità’ scientifica medica su queste problematiche, non è vero per esempio che l’aumento del consumo dei cannabinoidi produce una aumento di casi di schizofrenia nei giovani.
Invece per quanto riguarda i fenomeni di induzione allo spaccio, abbiamo già’ una soluzione: legalizzazione (http://www.legalizziamo.it). Cosi’ come non conosciamo adolescenti che spacciano alcool, non avremmo più’ il fenomeno criminale dello spaccio di cannabis se la cannabis fosse tanto legalizzata quanto l’alcool. Non si è mai sentito qualcuno che è morto per uso di Cannabis mentre sappiamo che il tabacco uccide (è scritto nella confezione) e anche l’alcol è letale, l’abuso di alcol provoca la cirrosi epatica una delle maggiori cause di morte nel mondo.
Comunque condividiamo le preoccupazioni del dott. Ciccioli riguardo l’abuso di sostanze stupefacenti, come droghe o alcool e tabacco, e le conseguenze sociali e psichiche che questo abuso comporta, soprattutto riguardo gli adolescenti. Riteniamo però’ che il problema dell’abuso vada affrontato con la serietà’ scientifica dei fatti prima della opinioni, difronte ad un giovane che usa o abusa di sostanze stupefacenti preferiremmo vedere l’intervento di uno psicologo piuttosto che dei carabinieri.
A conclusione noi della Cellula Coscioni di Ancona vorremmo ricordare una cosa molto importante al dott. Ciccioli, che per noi supera ogni risposta nel merito, legalizzare la sostanza curativa o ricreativa è un principio di libertà per tutti e soprattutto per quelli che desiderano vivere in uno stato democratico liberale. (comunicato di Cellula Coscioni di Ancona)
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