Serve la calcolatrice per aggiornare la conta dei furti in appartamento, che si ripetono ininterrottamente da un paio di settimane. Altre tre abitazioni del centro sono state visitate dai ladri acrobati nel solo pomeriggio di martedì, più una quarta dove l’assalto, però, è fallito. Siamo a quota 41 colpi in 15 giorni: l’assedio continua e la banda dell’Est continua a sfuggire alle forze dell’ordine. Stavolta la gang ha seminato paura nel quartiere di Borgo Rodi, senza tralasciare il rione Adriatico. Il colpo grosso in via Rovereto, dove una cassaforte è stata segata con un frullino. Dentro c’erano denaro e gioielli di proprietà di una coppia che non era in casa. I ladri sono tornati sul luogo del delitto: in via Rovereto 41 avevano già depredato un’abitazione lo scorso 7 novembre, scappando con denaro, gioielli e un costoso Rolex. Sei giorni dopo avevano tentato il bis al civico 22, ma erano stati messi in fuga da un ragazzino di 14 anni che, sporto alla finestra, si è ritrovato faccia a faccia con un bandito intento ad arrampicarsi sulla tettoia. “Che ci fai lì?”, gli aveva chiesto con aria innocente. Quello si è finto un operaio e si è dato alla fuga.
Ladri senza cuore. Martedì in via Rodi, a casa di una famigliola di filippini, non hanno trovato nulla di interessante – se non qualche articolo di bigiotteria – e allora si sono impossessati del salvadanaio di un bambino che conteneva una trentina di euro. L’appartamento è accanto a una banca, le cui telecamere potrebbero aver immortalato l’inafferrabile gang, che sempre martedì non ha risparmiato il rione Adriatico, sotto attacco. Monili d’oro e gioielli sono stati saccheggiati da un appartamento di via Monte San Michele. Un quarto colpo è stato tentato in via Isonzo, qui banditi a mani vuote. Tutte le abitazioni visitate martedì si trovano al primo piano: i ladri hanno fatto irruzione tra le 17 e le 19. Si sono arrampicati sui balconi e hanno forzato le porte-finestre, approfittando delle persiane alzate e del fatto che in casa non c’era nessuno. Polizia e carabinieri danno la caccia alla gang, nella convinzione che non sia composta soltanto da 3 elementi – sarebbero romeni – più un basista, ma da una decina di uomini suddivisi in più batterie. Così si spiega la quasi contemporaneità di alcuni furti in punti diversi di città e hinterland. Si muoverebbero a bordo di due auto: una Volkswagen Golf chiara e un’Audi nera, forse la stessa che qualche giorno fa è stata avvistata ad Appignano, dopo un furto ed è risultata rubata a Monza. Intanto, è stato operato il poliziotto caduto rovinosamente in via De Gasperi, la scorsa settimana, mentre inseguiva uno dei ricercati, dopo un colpo riuscito in via Crivelli: si era fratturato entrambi i gomiti. (cORRIERE aDRIATICO)
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