In mezzora di ‘lavoro’ aveva già incassato 26 euro. E’ questa la somma che gli uomini della polizia hanno trovato in tasca ad un parcheggiatore abusivo pizzicato in piazza D’Armi ieri mattina alle 8.30 dopo che aveva ‘smarcato il cartellino’ alle 8. Il giovane, un ghanese di 33 anni, alla vista degli agenti ha iniziato a scappare senza alcun motivo apparente.
E’ a questo punto che gli uomini delle Volanti hanno cominciato a rincorrerlo riuscendo a bloccarlo poco dopo. Accompagnato in questura per accertamenti, è risultato che il giovane era inottemperante a un decreto di espulsione. Per lui, oltre alla denuncia, è scattata dunque anche la sanzione per l’esercizio abusivo di parcheggiatore ai sensi dell’articolo 7 del Codice della Strada comma 15, norma recentemente modificata dall’articolo 16 bis della Legge 48/2017 che prevede inoltre una multa che va dai 1.000 ai 3.500 euro oltre alla confisca del denaro ‘guadagnato’. Una cifretta, quella dei 26 euro, che era il frutto delle mance lasciategli dagli automobilisti nel vedersi venire incontro il parcheggiatore a mano tesa.
Un fenomeno, quello del ‘racket’ del parcheggio, che la polizia sta combattendo soprattutto al Piano a seguito pure delle numerosissime lamentele da parte degli automobilisti che, in quella zona, possono parcheggiare anche gratuitamente (area ex stadio Piano San Lazzaro). Un blitz che gli uomini della questura hanno messo in atto più volte trovando poi nelle tasche dei parcheggiatori anche 50 o 70 euro racimolati nel giro di circa due ore.
Come documentato più volte dal Carlino, è praticamente impossibile riuscire a non pagare questo ‘pizzo’ nei giorni di mercato, quando il Piano viene preso d’assalto dagli anconetani intenti a fare acquisti. In gruppi, gli stranieri si dividono le varie zone che dal parcheggio nei pressi della Marina arrivano fino all’ex campo da calcio, pronti ad indicare un posto libero anche quando ve ne sono in abbondanza, per poi avvicinarsi e chiedere l’obolo, insistendo poi soprattutto con le persone più anziane. A questi si aggiungono i venditori di merce contraffatta, come borse o portafogli con false griffe, a pochi metri dai negozi di pelletteria che si trovano lungo via Cristoforo Colombo. Un ‘racket’ sempre più quotidiano come quello del carrello, davanti ai supermercati. Un fenomeno contro il quale sta lavorando assiduamente la questura. (Il Resto del Carlino)
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