E’ stata forse drogata la ragazza di 20 anni che ha raccontato di essere stata vittima di violenza sessuale domenica sera? Perché ha ricordi confusi di quella notte? E come ha potuto ritrovarsi a casa da sola con uno sconosciuto, forse con più di uno? Sono gli interrogativi cui dovranno rispondere i carabinieri nell’ambito dell’indagine sulla presunta violenza sessuale emersa lunedì, dopo che la giovane si è rivolta all’ospedale pediatrico Salesi dove è rimasta ricoverata fino al giorno successivo.
Durante la permanenza nell’ospedale di via Corridoni alla giovane sono stati prelevati campioni ematici, che insieme a tamponi e agli indumenti indossati domenica sera sono stati prelevati e inviati al Ris. I carabinieri specializzati nelle investigazioni scientifiche dovranno stabilire se il sangue della ragazza contiene tracce di droghe capaci di comprometterne la capacità di autodeterminazione. Attraverso l’analisi di tamponi e vestiti, gli investigatori cercheranno di isolare sostanze biologiche da cui ricavare tracce di Dna diverso da quello della vittima, per tentare di identificare il presunto aggressore o gli aggressori.
Ai medici la 20enne ha raccontato di aver subito violenza, di essere stata indotta a partecipare a giochi erotici. La descrizione che ha dato del partner, un ragazzo conosciuto la sera stessa in un locale cittadino, porta a supporre che in realtà gli uomini coinvolti siano più di uno, perché la vittima ha fornito indicazioni non univoche. La ragazza ha un ricordo molto frammentario della serata, circostanza che accresce la sensazione che possa aver assunto a sua insaputa sostanze che alterano la coscienza. Per ora non ci sono elementi sufficienti per identificare la persona o le persone coinvolte.
Ora la giovane si trova in una situazione psicologica molto fragile, nonostante sia seguita da specialisti in questa fase tanto delicata, come previsto dal protocollo. Superato questo momento di estrema vulnerabilità ed elaborato quanto accaduto, la giovane potrebbe fornire un racconto più lucido, che potrebbe essere di maggior supporto ai carabinieri.
Gli investigatori hanno comunque una serie di strumenti e stanno indagando per ricostruire quello che è accaduto prima che la vittima arrivasse nella casa dove sarebbe stata consumata la violenza, per capire cosa abbia indotto la giovane a ritrovarsi nella situazione che è riuscita a descrivere. La violenza sarebbe avvenuta la notte tra domenica e lunedì in un’abitazione cittadina. La ragazza, a quanto pare stordita anche dall’alcol, si sarebbe ritrovata mezza nuda. Abbandonata. Cerca di ricordare, di scavare nella memoria di quella domenica sera. E rammenta di aver incontrato dei ragazzi in un locale del centro e di essersi poi allontanata insieme a uno. (Il Resto del Carlino)
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