ANCONA – Si aggirava agli Archi armato di un coltello con la lama lunga 16 centimetri. Una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine non è sfuggito all’occhio vigile dei poliziotti e, soprattutto, alla rete di controlli che, negli ultimi giorni, ha stretto come una morsa l’intera città. Dal Passetto agli Archi, fino al Piano e alla periferia, pattuglie della polizia hanno setacciato i luoghi sensibili.
Massiccio il dispositivo messo in campo dal questore Oreste Capocasa : alle pattuglie delle Volanti, infatti, si sono aggiunti anche gli agenti del reparto Prevenzione crimine di Perugia e quelli del gruppo cinofili. Ad elevare ulteriormente le forze, anche poliziotti in borghese hanno controllato locali e luoghi sensibili. Unico l’obiettivo, come speigano fonti della questura, rafforzare l’attività di prevenzione e potenziare i servizi di controllo del territorio per garantire una più efficace azione di contrasto a reati predatori.
Denunciato il brasiliano, 29enne, fermato dopo la mezzanotte agli Archi, insieme a altre tre persone, albanesi. I quattro si aggiravano in una zona ad alto rischio, in più tutti erano volti già noti alla polizia. Il brasiliano, vista la malaparata, ha cercato di allontanarsi dal gruppetto e di defilarsi per non essere controllato. Manovra che lo ha messo definitivamente nei guai: addosso aveva un coltello, con la lama lunga 16 centimetri, che ovviamente non poteva avere. È scattata nei suoi confronti la denuncia per porto abusivo di armi. (Corriere Adriatico)
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