Quindici anni, italiano, due etti di stupefacenti nell’alloggio, pare cocaina, e un’accusa pesantissima. Quella di essere stata il detonatore della strage di Corinaldo, quello che nebulizzando dello spray urticante, ha creato l’onda di panico che ha trasformato la Lanterna Azzurra in un inferno di morti e feriti. I carabinieri sono arrivati a lui nelle prime ore della mattina di sabato quando i cadaveri dei sei morti della Lanterna Azzurra erano appena arrivati alla camera mortuaria di Ancona. Non sono nemmeno dovuti arrivare lontanissimo, si parla di un residence di Senigallia: a fare nome e cognome, come anticipato ieri dal Corriere, sono stati gli amici che lo avevano riconosciuto nella calca della sala principale dell’angusto locale di Madonna del Piano dove si aspettava l’arrivo del rapper Sfera Ebbasta. (Corriere Adriatico)
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