E’ morto nel sonno a 47 anni. Cristian Menicagli, conosciutissimo in città, se ne è andato nella notte tra venerdì e ieri. A trovare il corpo dell’uomo ormai privo di vita, è stata la compagna che voleva fargli una sorpresa ed era andata a casa sua ieri mattina, in via Astagno, dove vive con l’anziana madre. Era tornato da qualche mese in Italia, dopo essere stato in Germania, proprio per accudirla e starle vicino. La morte di Cristian è stata improvvisa. Nella stessa notte in cui è avvenuto il decesso qualche ora prima, intorno alle 2, alcuni amici lo avevano visto alla Grotta Azzurra, al Passetto, dove era andato per dedicarsi ad uno dei suoi hobby preferiti: la pesca.
Successivamente, mentre si trovava in compagnia, aveva riferito di voler tornare a casa per un mal di testa improvviso. Ripresa l’attrezzatura, è quindi ripartito per via Astagno mettendosi subito a letto e chiudendo la porta della camera. Ieri mattina la madre, sapendo che aveva fatto tardi, non l’ha voluto svegliare per farlo continuare a riposare fino a quando al portone non ha suonato la compagna. Salite le scale e raggiunto l’appartamento, ha successivamente raggiunto la camera per svegliarlo e fargli una sorpresa. Purtroppo, dopo pochi minuti ci si è accorti che Menicagli era morto. Immediata la telefonata al 118 e l’arrivo sul posto dell’automedica e di un’ambulanza, giunte insieme alla polizia. Per il 48enne non c’era però più nulla da fare. La morte era sopraggiunta probabilmente poco dopo che era andato a letto e aveva preso sonno.
A chiamarlo sul cellulare al mattino presto, era stata anche la sorella che però non si era preoccupata più di tanto nel non sentirlo rispondere, sapendo che sarebbe potuto tornare dalla pesca e aver fatto tardi. Successivo anche l’arrivo del medico legale e del Pm di turno. La morte è senza dubbio dovuta a cause naturali: probabilmente un ictus o un infarto che l’hanno colto nel sonno ma la salma si trova comunque a disposizione dell’autorità giudiziaria e i funerali non sono ancora stati fissati. Menicagli era molto noto in città, dove frequentava diversi locali ed era anche molto conosciuto nella curva dell’Ancona.
Il calcio era infatti un’altra sua passione. Simpatico e solare, svolgeva lavori di ogni tipo: dalla muratura fino all’imbianchino o l’elettricista ed era sempre disponibile con tutti. Aveva lavorato anche come cameriere da «Clarice». La notizia della sua morte si è diffusa già nella tarda mattinata di ieri quando il tam tam di telefonate tra amici si è fatto sempre più pressante, aggiungendosi all’immenso cordoglio espresso sui social network dai tantissimi amici e conoscenti che aveva e che sono rimasti choccati per quella perdita a dir poco tanto improvvisa quanto assurda, non avendo mai accennato prima ad alcun malore e svolgendo una vita senza alcun eccesso. (Il Resto del Carlino)
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