
La balena blu torna a far paura. Una ragazzina dell’hinterland anconetano di 13 anni era a un passo dal farsi intrappolare dal macabro gioco che, fra realtà e leggenda, sarebbe stato inventato in Russia e avrebbe indotto alla morte decine di giovanissimi. Passava giorno e notte a consultare siti specializzati sul Blue Whale (Balena Blu), il folle hobby autolesionista di moda tra gli adolescenti più fragili, un incubo senza fine.
Il tempo libero lo trascorreva con gli occhi incollati allo schermo del cellulare per studiare i tutorial sul suicidio perfetto e apprendere le 50 regole di una raccapricciante sfida a difficoltà crescente a cui i ragazzi verrebbero invitati a partecipare dopo essere stati contattati sui social. Cinquanta passi verso il baratro, che vanno da pericolose pratiche di incisione di numeri, lettere e disegni su braccia e gambe alla visione continua di film horror e immagini psichedeliche, fino a un salto nel vuoto dal palazzo più alto della città come prova di coraggio e soluzione estrema per “riprendersi in mano la propria vita”. (Corriere Adriatico)
Hits: 383