Quindi, dopo quattro presidenti democristiani (Serrini, Tiberi, Ciaffi e Giampaoli), due socialisti (Massi e Recchi), due dem (D’Ambrosio, dell’allora Pds, e Ceriscioli del Pd) e un esponente della Margherita (Spacca), le Marche passano al centrodestra. Maceratese di Potenza Picena, dove è stato sindaco, venerdì Francesco Acquaroli compirà 46 anni con la certezza di entrare a Palazzo Raffaello di Ancona da presidente della Regione.
Una vittoria scritta: da oltre un mese, tutte le stime dei principali istituti demoscopici davano il candidato di Giorgia Meloni avanti sul diretto contendente, Maurizio Mangialardi, con una percentuale a due cifre; 10 punti in più secondo le stime che anche questa mattina giravano all’interno del comitato elettorale del neo governatore.
“Trionfo Marche!”, esulta su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra”. Poi, la Meloni raggiunge il quartiere generale di Acquaroli e commenta la vittoria accanto al vincitore: “Passeremo i prossimi cinque anni a mantenere le promesse, Fratelli d’Italia è l’unico partito che è cresciuto in tutta Italia”.
Chi è il nuovo presidente della Regione Marche? Individuato già da dicembre scorso come candidato unitario del centrodestra, Francesco Acquaroli, pur avendo solo 46 anni, ha già alle spalle una lunga carriera politica. Laureato in Economia e amministrazione dell’impresa, è stato sindaco di Potenza Picena (il suo Comune) dal 2014 al 2018, ricopre attualmente la carica di deputato tra le file di Fratelli d’Italia ed è componente della commissione parlamentare per le questioni regionali. E’ sposato con la maceratese Lucia Appignanesi dal 2013. La sua carriera politica parte all’inizio degli anni 2000 quando viene eletto consigliere comunale della sua città. Nel 2009 il centrodestra lo candida come sindaco di Potenza Picena, ma Acquaroli viene sconfitto dal suo avversario di centrosinistra. Alle elezioni regionali nelle Marche del 2010 si candida come consigliere nella lista del Popolo della Libertà a sostegno del candidato presidente Erminio Marinelli e viene eletto, ma poco dopo decide di lasciare il suo partito per aderire fin dalla sua fondazione a Fratelli d’Italia, partito che non ha più abbandonato, anche per la grande amicizia che lo lega alla leader Giorgia Meloni.
Tratto dal Resto del Carlino – Ancona)
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