
I carabinieri hanno arrestato all’alba Giuseppe e Simone Santoleri, ex marito e figlio di Renata Rapposelli,la pittrice di 64 anni di Ancona scomparsa il 9 ottobre scorso e poi ritrovata morta il mese dopo sul greto del fiume Chienti, vicino Tolentino.
Hanno attirato Renata a Giulianova, l’hanno uccisa probabilmente per strangolamento lo stesso 9 ottobre, proprio il giorno della visita, poi l’hanno avvolta nel cellophane e nel panno carta e l’hanno nascosta nel bagagliaio della Fiat 600, sotto una grande quantità di scatoloni. Due giorni dopo la portano a Tolentino, sul greto del fiume Chienti dove il cadavere è stato ritrovato il 10 novembre. È questa la ricostruzione fatta dalla Procura di Ancona, che questa mattina ha ottenuto la custodia in carcere di Giuseppe e Simone Santoleri.
Secondo il sostituto procuratore Andrea Laurino il movente è economico: Renata voleva tornare a vivere con l’ex marito Giuseppe e la coppia avrebbe lasciato senza fonte di reddito il figlio Simone.
I Santoleri sono stati prelevati nella loro abitazione di Giulianova e portati nella caserma dei carabinieri della città abruzzese. Entrambi erano indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Pesanti gli indizi raccolti nei loro confronti in questi mesi. Decisivi soprattutto i filmati delle telecamere di una stazione di servizio sulla ss 77 Valdichienti e all’altezza della rotatoria di Porto Sant’Elpidio che giorni dopo la scomparsa della Rapposelli riprese proprio la famigerata Fiat 600 bianca con la quale, secondo gli inquirenti, sarebbe stato trasportata Renata. (Il Resto del Carlino)
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