
Arrestate due giovani donne rom per tentato furto in abitazione, danneggiamento, resistenza e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Alle 18.30 di ieri una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Ancona, su segnalazione di un cittadino, ha raggiunto corso Amendola dove era stata segnalata la presenza di due donne aggirarsi con fare sospetto per i pianerottoli di un condominio.
Giunti sul posto i militari hanno sorpreso due ragazze mentre si affrettavano a scendere dalle scale interne del palazzo segnalato: bloccate, le due donne prima hanno tentato una vana resistenza, dopodiché si sono opposte all’arresto dicendo di essere incinte; nel frattempo è stato contattato l’autore della segnalazione, che ha riferito che le stesse donne, avevano appena tentato di introdursi nella sua abitazione ma l’uomo, accortosi della loro presenza perché in casa, era riuscito a tenere la porta bloccata dall’interno nonostante le donne tentassero vanamente di aprirla con l’ausilio di una lastra in plastica rigida.
Il loro tentativo si era interrotto quando si erano accorte della presenza dell’uomo all’interno dell’appartamento, tentando così una fuga che si è fermata tra le braccia dei militari intervenuti. Le due donne, arrestate con l’accusa di tentato furto in abitazione, danneggiamento, resistenza e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, nel corso delle operazioni di identificazione sono state condotte presso l’ospedale Salesi di Ancona dove effettivamente si è accertato che erano incinte: entrambe di origine croata, di 24 e 35 anni, agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo di domani, all’interno dei camper dove vivono con le rispettive famiglie.
Da accertamenti sul loro conto sono risultate gravate, oltre che da numerosi precedenti, anche da foglio di via obbligatorio dai comuni interessati dal terremoto del maceratese per essere state trovate a rubare all’interno delle abitazioni colpite dal sisma. (Resto del Carlino)
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