Tutti in strada con il fiato sospeso per il ragazzino di 17 anni russo ma adottato da una famiglia jesina, scomparso oramai dai sei giorni. Diverse le segnalazioni di avvistamenti tra Jesi, Mosano e Senigallia, setacciate nelle ultime ore anche con l’elicottero.
Nel tardo pomeriggio di ieri l’ultima segnalazione nel quartiere Smia a Jesi, di fronte al parco Mattei: in pochi istanti qui è confluito un dispiegamento di polizia, vigili urbani e vigili del fuoco. In campo anche il nucleo cinofili. Alcuni ragazzini avrebbero segnalato la presenza del 17enne nel casolare abbandonato in mezzo al quartiere, oggi di proprietà di un fondo immobiliare estero e affidato ad un costruttore locale.
Tante le segnalazioni dopo il tam-tam che familiari e amici del ragazzino hanno lanciato via Whatsapp e sui social network. Molta la gente del quartiere e i ragazzini in strada, ieri alle 19, tutti in ansia per il ragazzino che però non avrebbe ancora dato alcun segnale. Nel casolare già più volte violato qualcuno avrebbe segnalato la presenza del 17enne. E in pochi istanti qui si sono concentrate le ricerche, ma nemmeno il fiuto dei cani avrebbe individuato la presenza del ragazzino adottivo.
I genitori sono disperati, ma gli inquirenti sembrano propendere per un allontanamento volontario, visti anche i precedenti. E’ già fuggito diverse volte ma le sue fughe hanno sempre avuto il lieto fine. Alcuni anni fa, è stato ritrovato in pieno inverno in pigiama a diversi giorni dalla scomparsa, da solo, in un casolare dove aveva trascorso la notte.
A Senigallia, poco prima la polizia ha controllato tutti i mezzi di trasporto. Si ipotizzava potesse avere raggiunto la spiaggia di velluto in autobus o in treno, il 17enne che giovedì non è rincasato dopo essersi recato regolarmente a scuola. Lo studente sarebbe stato visto prima a Monsano, poi a Senigallia. Le ricerche sono state diramate in tutta Italia. (Il Resto del Carlino)
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