
VALLEFOGLIA – L’hanno trovato senza vita sull’asfalto di via Belvedere, a pochi metri dalla sua auto distrutta. Stefano Conti, per tutti semplicemente Teto, aveva solo 20 anni: è morto sul colpo, nella notte tra sabato e domenica, sulla strada di campagna che da Montecchio porta ai comuni di Montegridolfo e Tavullia. Originario di Vallefoglia, si era trasferito con la famiglia a Montegridolfo. Quella strada la conosceva a memoria.
Stava tornando a casa dopo una serata trascorsa al Palio della Rana di Fermignano. Aveva salutato gli amici del Circolo 2000 di Montecchio e, da solo, sulla sua auto, si era messo in viaggio. Altri cinque minuti di corsa e sarebbe arrivato a destinazione. Forse è stata colpa di una distrazione, di un colpo di sonno o dell’alta velocità. Forse potrebbe aver influito nella guida anche uno dei frequenti avvallamenti della strada. Tutte ipotesi, nulla di acclarato. L’unica certezza è che Montecchio, ieri, si è risvegliata colpita da un’ennesima tragedia. Secondo le prime ricostruzioni, nel punto in cui la strada compie una leggera discesa con una serie di curve non accentuate ma ingannevoli, l’auto ha sbandato a sinistra e, per evitare di finire sul campo che si affaccia su Pian Mauro, ha controsterzato a destra finendo per scontrarsi, forse ribaltandosi, su un terrapieno erboso. Il corpo di Stefano, a quel punto, sarebbe stato letteralmente catapultato dal sedile Citroën C3 cabrio arancione, sfondando i resti della cappotta per poi essere forse anche travolto e schiacciato dallo stesso mezzo fuori controllo. Tutto in pochi secondi. Tutto nell’oscurità più assoluta, visto che in quel tratto non ci sono lampioni. (Corriere Adriatico)
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