Sanpietrini grossi come il pugno di una mano lanciati dal ponte del Pincio. La scorsa notte ignoti non hanno trovato di meglio che scaraventare dei sanpietrini da largo Aristodemo Maniera nella sottostante via XXV Aprile a pochi metri dall’incrocio con via Veneto. Ad accorgersi di quello che era accaduto alcuni residenti della zona che non hanno potuto fare a meno di notare nel bel mezzo della carreggiata questi blocchetti della pavimentazione. Un gesto sconsiderato, opera forse di baby gang, che poteva avere delle conseguenze drammatiche se solo una di queste pietre avesse centrato il parabrezza di una vettura in transito o il conducente di un mezzo a due ruote. I sanpietrini sono stati prelevati dal piazzale che si trova proprio sopra via XXV Aprile angolo via Veneto e che risultano per buona parte staccati dal loro basamento a causa della pressione esercitata dalle radici di numerosi pini D’Aleppo che proprio in largo Aristodemo Maniera hanno raggiunto delle altezze non indifferenti. L’ipotesi del lancio delle pietre sembra avvalorata soprattutto dal fatto che i sanpietrini sono stati trovati dai residenti al centro della carreggiata sottostante, ben lontani dal luogo da cui erano sistemati. Un gesto pericoloso tenuto conto anche del notevole flusso di automobilisti e scooteristi che transita in quella zona a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il lancio dei sanpietrini dal parco che sovrasta l’incrocio via XXV Aprile-via Veneto è solo l’ultimo episodio che interessa quella zona del quartiere. Nei giorni scorsi infatti c’era stato un altro blitz dei vandali. In questo caso, si erano divertiti ad appiccare del fuoco ad una staccionata presente al parco che si trova in via Veneto lungo il costone che scende in direzione di via Circonvallazione a pochi metri dalla pista di pattinaggio. Parte della staccionata è andata distrutta: i vandali si sono poi divertiti a sfilare dal terreno alcuni pali di sostegno di un altra recinzione a ridosso delle altalene. Vandali che non hanno risparmiato neppure dei mega fiori in plastica che si trovavano a ridosso di una sorta di scivolo con tanto di scaletta e passerella sospesa nel vuoto per far giocare i bambini sempre al parco della Lunetta. Addobbi che per motivi di sicurezza sono stati rimossi dal personale del comune di Ancona dopo l’intervento della Polizia Municipale. In precedenza alcuni bambini avevano trovato delle siringhe nei pressi di una fontanella: il Comune aveva così deciso di chiudere i bagni pubblici proprio per evitare che questi fossero utilizzati dai tossicodipendenti. E ancora: il parco del Pincio, nei giorni precedenti, il 25 aprile del 2016 era stato imbrattato con delle scritte sul basamento del monumento, che si affaccia su via Veneto, dedicato alla Libertà dei popoli, opera di Pericle Fazzini.
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