Una mano da Cesena per salvare il bimbo di Ancona. Una vera e propria gara di solidarietà si è messa in moto nei giorni scorsi per reperire latte materno da inviare alla Banca del Latte dell’ospedale marchigiano. Tutto per il piccolo Filippo (nome di fantasia), nato prematuramente con insufficienza polmonare e conseguenti problemi respiratori.
I genitori del bimbo, ricoverato in terapia intensiva neonatale, hanno lanciato un appello nei giorni scorsi per salvargli la vita, visto che le scorte di latte materno presenti in ospedale erano esaurite. Vista l’urgenza, giovedì anche l’ospedale Sant’Orsola di Bologna aveva dato disponibilità, ma ieri è arrivata la buona notizia: «Ringrazio tutti per la celerità della risposta, ma per quanto riguarda la dotazione di latte materno da ricevere al più presto ci siamo rivolti con successo all’ospedale di Cesena» ha infatti spiegato il primario di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Salesi di Ancona, Flaviano Carnielli, raggiunto a Londra dove si trova per un convegno.
Solidarietà e corsa contro il tempo sia perché le scorte erano a secco ma anche per portare un supporto concreto a Filippo. La somministrazione di latte materno potrebbe senza dubbio fargli bene, ma certo non risolverà il suo delicato quadro clinico, questo è bene precisarlo: «Se serve latte siamo pronti a donarlo; riforniamo già quattro ospedali emiliani, possiamo dare una mano anche ad altre strutture se c’è emergenza» aveva raccontato al Carlino il dottor Luigi Corvaglia del Sant’Orsola.
In effetti da qualche giorno la Banca del Latte anconetana era sprovvista.Un calo delle donazioni da parte delle neomamme aveva di fatto sguarnito le scorte, come periodicamente accade, trattandosi di un sistema che ha soltanto alcune delle linee guida analoghe, per esempio, ad una donazione di sangue.
L’appello lanciato all’inizio di questa settimana da parte della mamma del piccolo Filippo sui social network ha messo in moto una vera e propria catena che, comunque sia, ha dato i suoi frutti. Oltre alla donazione immediata da parte dell’ospedale di Cesena, con latte che sarà immediatamente disponibile, in quanto testato e analizzato, presto sarà utilizzabile anche quello donato spontaneamente nei giorni scorsi. Tra mercoledì e giovedì almeno cinque neomamme dell’Anconetano si sono recate al Salesi per donare il latte, non immediatamente somministrabile, tuttavia, proprio per la necessità di svolgere i necessari controlli: «Il latte materno della propria madre dato al neonato prematuro – ha affermato il primario di terapia intensiva neonatale Virgilio Carnielli – si associa a una minore incidenza di infezioni ospedaliere, gastrointestinali e respiratorie. Il latte materno donato è probabilmente meno efficace di quello fresco della propria madre ma mantiene questi benefici». (Resto del Carlino)
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